Chi si limita ad utilizzare pennelli acquistati o scaricati qua e là non troverà grandi cambiamenti nell’interfaccia, giusto la possibilità di tenere aperta la palette del colore che adesso ha qualche opzione in più.
Al contrario, gli smanettoni come me si fionderanno subito sul segno + nella libreria dei pennelli entrando nel nuovo Brush Studio fino a perdere ogni residuo contatto col mondo.
A parte qualche bug risolvibile, il controllo del pennello ora è quasi totale. Oltre alla texture mobile che ha fatto la fortuna di Procreate, è possibile scegliere di “fissare” la texture come in Photoshop, quando cerchiamo un effetto più materico, “ancorato” alle caratteristiche fisiche del supporto.
Si può costruire una texture ripetibile in modo semplice, evitando artifici come l’offset, strumento di tortura che chi ha seguito i miei corsi ben conosce. Alcuni controlli non sono così evidenti, spesso cliccando sul valore numerico vicino ad un cursore si apre un’ulteriore controllo da parte di pressione o inclinazione della penna!
Si possono “raggruppare” due pennelli in uno Doppio ma in modo molto più evoluto (non banale da gestire) rispetto a Photoshop, moltiplicando le possibilità di creare pennelli complessi, soprattutto se aggiungiamo impasti bagnati o un’altra novità non da poco: le dinamiche colore.
Se poi ci mettiamo l’Assistente animazione che permette di creare animazioni frame by frame in modo super intuitivo, capiamo che qui c’è da mettere a rischio relazioni sociali e affettive e dimenticare di dare la scatoletta al gatto.
Ci sono alcune note dolenti da inquadrare comunque in un grande sforzo che Savage ha fatto per avvicinarsi alle richieste di chi usa la app (Adobe invece ha l'ufficio marketing che ci dice di cosa abbiamo bisogno).
È vero che si importano i pennelli ABR da Photoshop ma non è affatto detto che funzioneranno nello stesso modo, per quel che mi riguarda siamo lontani anni luce, hanno sistemato qualcosa durante la fase di beta testing ma c’è ancora tanto da fare.
La questione CMYK.
Mi dispiace dirlo ma questa gestione colore è raffazzonata. Hanno spiegato che per un vero CMYK a quattro canali avrebbero dovuto riscrivere l’intero color engine di Procreate, chi necessita di gestione separata del nero se la scordi.
Si tratta di una simulazione che filtra i colori fuori gamma e la conversione in CMYK avviene solo in esportazione.
Non ci sarebbe niente di male, personalmente su Photoshop vado da dio in RGB con prova colore CMYK ma lì la gestione colore è affidabile al 99,9 per cento, in Procreate per ora no.
Se usate velature di tonalità sature i colori cambieranno quando esportate, se scegliete profili per uso mano come il FOGRA47, la vostra tavola sbiadirà irrimediabilmente in esportazione (immagini sotto).
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Originale FOGRA47 (simulato) |
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CMYK FOGRA47 esportato |
Comunque è una grande app! Provatela.
Hey there! I love your work.
RispondiEliminaSo I picked up some of your procreate wet brushes recently and I love them. I would love to know if you have any more for sale or share! Keep up the great work, thanks!
-Shaun
Hey, thanks! Selling brushes is too tiring, I prefer to paint! :) However when I find something interesting I like to share it, randomly. Stay tuned here or on my FB page.
Eliminashaunpendy@gmail.com
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